Camionista sbronzo fermato in A22

Sbanda per chilometri da una corsia all’altra, la Polstrada lo blocca tra Mantova sud e nord. Il test: vicino al coma etilico
MANTOVA. L’immaginazione non fatica a correre ai camion killer degli attentati di Nizza e Berlino. Perché, al di là del terrorismo che in questo caso non c’entra nulla, l’effetto poteva essere lo stesso, quello di una strage. Per chilometri l’autotreno di targa tedesca ha sbandato da una corsia all’altra, viaggiando a una velocità oltre il limite. Con alla guida un uomo che sì e no era in grado di tenere gli occhi aperti e che da un momento all’altro rischiava di piombare svenuto sul volante. Non era soltanto alticcio, ma letteralmente sbronzo, l’autista che gli agenti della Polizia stradale del comando di piazza Virgiliana hanno bloccato il 28 aprile tra i caselli di Mantova Sud e Mantova Nord.
Sceso barcollando dal camion, un autotreno a pieno carico di oltre 40 tonnellate, l’uomo è stato sottoposto al test dell’etilometro. Gli stessi agenti si sono sorpresi del risultato, era la prima volta che vedevano sfiorare il tetto dei 4 grammi di alcol per litro (soglia che nelle tabelle ministeriali sugli aspetti sintomatici della guida in stato di ebbrezza indicano lo stato di coma etilico). R.S., 41enne autotrasportatore polacco dipendente di un’impresa di trasporti tedesca, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e gli è stata ritirata la patente.Il camion è stato ricoverato nel piazzale di un’autofficina in attesa che l’impresa mandi un altro autista a ritirarlo.
L’allarme lanciato dagli automobilisti alla centrale operativa della Polizia stradale di Mantova è arrivato attorno alle 13. Due ore e mezza prima un incidente sulla carreggiata nord, tra Mantova e Nogarole, aveva provocato otto chilometri di coda. Nell’imbottigliamento autostradale era finito anche l’autotreno condotto dall’autista polacco che, forse per superare lo stress e la noia dovuti al blocco stradale, s’è attaccato alla bottiglia di vodka.
Quando il traffico ha ricominciato a scorrere il camionista, proveniente da Orio al Serio e diretto in Danimarca (a Verona ha sbagliato direzione e ha viaggiato per 40 chilometri verso Bologna prima di tornare indietro), ha ripreso il viaggio. Ma era talmente pieno di alcol da non essere più in grado di guidare. Una mina vagante. Ha fatto alcuni chilometri a zig zag, finché è stato raggiunto dagli agenti della Polstrada.
Non stava in piedi ma è stato l’etilometro a dare la misura di quanto fosse stravolto dal bere. È stato sottoposto a due prove, come prevede il codice della strada. Il valore più alto era di 3.84 grammi di alcol per litro. Quasi otto volte il limite di 0.5 consentito per gli automobilisti (ma i camionisti, come i neopatentati, non possono toccare l’alcol). Per un reato come quello commesso dall’autista polacco il codice della strada prevede una condanna fino a un anno e mezzo di carcere, un’ammenda fino a 9mila euro e la sospensione della patente fino a 4 anni.

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