Di Maio, un premier senza laurea. "Stracciato" da Macron e Trudeau

Un signor premier come Luigi Di Maio al confronto con Macron e Trudeau


Ma siamo sicuri di volere in Italia una democrazia regolata da una piattaforma informatica che si inceppa alla prima votazione?
Ma siamo sicuri di voler mettere al Governo un qualcuno, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che viene scelto tra una rosa di altri 7 candidati accomunati da una sola caratteristica, quella di essere assolutamente sconosciuti?

 

DI MAIO, UN PREMIER SENZA LAUREA. UN DIPLOMA A POMIGLIANO D'ARCO

Ma siamo davvero sicuri di volere, a rappresentarci nel mondo, e con tutto il rispetto, un premier che ha alle spalle, oltre ad una giovane età ( fatto sicuramente positivo) un bel diploma al liceo classico dell'Istituto Vittorio Imbriani di Pomigliano d'Arco? E poi, e comunque aspetto da ammirare, si è fatto una serie di esperienze professionali molto eterogenee: dall'agente commerciale, al manovale, al cameriere per finire con lo steward allo stadio?
Obiettivamente per i francesi o i canadesi è stato più facile scegliere il proprio leader, sia per quanto riguarda Emanuel Macron che per Justin Trudeau.

DI MAIO, UN PREMIER SENZA LAUREA. GLI STUDI DI MACRON E TRUDEAU

Solo qualche piccola ricerca riguardo agli studi del presidente francese indica che l'inquilino dell'Eliseo ha spalle forti sul versante preparazione: laureato in filosofia, poi studioso al famoso Istituto di Studi Politici ed infine all'Ecole d'Administration ( ENA).
Stessa musica per l'affascinante leader canadese Justin Trudeau, dai natali importanti. L'uomo forte canadese si è laureato alla Mcgill University e poi alla University of British Columbia. E mentre insegnava francese e matematica ha seguito studi di ingegneria.
Certo che non sono soli gli studi la garanzia di qualità, trasparenza e serietà, ma il capo di una grande multinazionale viene ricercato non a capocchia ma deve mostrare solidissime esperienze universitarie e professionali.

 

 

DI MAIO, UN PREMIER SENZA LAUREA. PER GUIDARE 60 MILIONI DI ITALIANI

Insomma in paesi un pochino più seri del nostro qualche credenziale in più là si chiede a chi vuole prendere in mano la guida di 60 milioni di persone. D'altra parte però in fondo siamo abbastanza abituati al minimo sindacale di avere un ministro della salute, non medico, e persino un ministro della pubblica istruzione, nemmeno laureato.
Ed allora perché meravigliarsi, se tanti ministri sono senza lauree o mancano di forti esperienze di studi, magari internazionali. Nel Bel Paese possiamo pure benissimo permetterci un 'signor' premier votato da tanti sconosciuti like.

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